Gli edifici dedicati alla cultura fanno parte della storia del comune di Bento Gonçalves, tra cui il Cinema Ponticelli, attivo dal 1911 alla metà degli anni 40. Aveva una capienza di 500 persone e cabine da sei posti ciascuna. le famiglie hanno affittato mensilmente le cabine, potendo assistere a tutte le sessioni.

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In un'epoca in cui la città contava poche migliaia di abitanti, la proporzione del cinema, così come i resoconti di sessioni affollate, dimostrano l'importanza che l'attrazione rappresentava.

L'edificio era in muratura, con finestre ombreggiate da persiane marroni e un frontone decorato con medaglioni in altorilievo e pini.

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Nell'angolo c'era una piccola cupola con una statua di una figura femminile che reggeva una lampada rossa. La lampada è stata accesa ogni volta che si svolgeva la sessione, stabilendo una forma di comunicazione con la comunità. Inoltre, all'inizio dei film c'era il suono di una sirena.

All'interno i sedili erano interconnessi, in file, per mezzo di una doga in legno e separati da un corridoio centrale. A lato vi erano altri due corridoi per l'ingresso del pubblico.

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La presenza del cinema, ancora muto, è stata un'attrazione d'avanguardia per l'inizio del XX secolo, essendo uno dei punti di riferimento per la visualizzazione dello sviluppo accelerato della città nei suoi primi decenni, dopo l'emancipazione. Il Cinema Ponticelli è ancora presente nella memoria dei più anziani abitanti della città, anche dopo la sua demolizione per costruire una galleria commerciale.

Fonti:

POZENATO, Kenia MM; GIRON, Loraine S. Cinema: souvenir … a Bento Gonçalves: Cinema e Café Bento Gonçalves. Porto Alegre, 2007. p.30-34

POZENATO, Kenia MM; GIRON, Loraine S. Cinema e (dis)memoria. Métis: storia e cultura, Caxias do Sul, v. 4, nr. 8, pag. 245-256, 2005. Disponibile all'indirizzo: http://www.ucs.br/etc/revistas/index.php/metis/article/view/1226/849.

Progetto per un cinema per la signora Maria Ponticelli. Planimetria: Max Schwahn. scala 1:50.